September 7, 2025
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La grande notizia delle ultime 24 ore è che Ardon Jashari è finalmente sbarcato a Milano ieri sera, dopo che è stato raggiunto un accordo con il Club Brugge sulla base di 34 milioni di euro di compenso fisso più 3 milioni di potenziali bonus.

Massimiliano Allegri avrà il centrocampista che ha sempre desiderato, proprio come Jashari che avrà la sua mossa da sogno. Ora, l’attenzione può essere rivolta agli ultimi ritocchi alla squadra.

Si ritiene che Zachary Athekame arriverà dallo Young Boys prima della fine della settimana in un’operazione da poco meno di 10 milioni di euro, ma ci sono ancora punti interrogativi sul ruolo di attaccante.

L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport ha un’intervista a Fabio Capello, che ha commentato l’acquisto di Jashari e la corsa al centravanti. Confesso di averlo visto in Champions League solo nell’ultimo anno, troppo poco per avere, e soprattutto, dare, certezze assolute.

Tuttavia, il ragazzo mi sembra in gamba, potenzialmente un top player in quel ruolo in futuro. Insomma, un acquisto degno del Milan, a mio avviso. Jashari mi sembra un tipo diverso, onestamente. Non parlo di talento, ovviamente, ma di carattere. Questo è quello che mi dicono, e anche a vederlo in campo, dà l’impressione di uno che non ha paura di niente.

“Il belga non aveva mai lasciato Bruges, la sua città natale, prima. Jashari, invece, è svizzero di origini albanesi. Situazioni diverse. Innanzitutto, si è già trasferito una volta lontano da casa, quando l’anno scorso è andato dalla Svizzera al Belgio.

“Significa che hai già dovuto dimostrare di valere in un posto dove sei sconosciuto, e ha persino vinto il premio di miglior giocatore del campionato, facendo anche bene in Champions League.

Jashari mi sembra il tipo che non si tira indietro quando si tratta di mostrare il suo talento o di dare quel qualcosa in più per vincere. Sarà anche svizzero, ma si vede il sangue balcanico nelle sue vene (ride)”.

Ne sai qualcosa sui giocatori di quelle parti del mondo, avendone allenati molti nella tua carriera…

“Boban, Savicevic, Suker, Mijatovic… Era un calcio diverso, ma in certi ambiti non hanno solo il talento come virtù. Sono persone che non accettano la sconfitta.

“E al Milan di oggi, aggiungendo Modric e Jashari in campo e Igli Tare alla guida, hai dato una grande spinta di personalità dentro e fuori dal campo.
E anche questo mi fa pensare che sia l’acquisto giusto.

Igli è un direttore sportivo esperto, sa cosa serve per fare bene in un club come il Milan. Se Tare ha scelto Jashari, è perché ha visto non solo un giocatore eccellente, ma anche un uomo affidabile sotto ogni aspetto.

“Non è il tipo che lascia nulla al caso. E non dimentichiamoci di Massimiliano Allegri, che avrà sicuramente approvato l’acquisto.

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